Io posso: 3° Chakra
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27 Novembre 2023Quanto è importante l’apertura del cuore? Tantissimo !!! Riflettiamo: il cuore è posto al centro del nostro corpo fisico. Ci regala il ritmo della vita, e tutto muove e si propaga dal suo pulsare.
Per le filosofie orientali è il 4° chakra, il punto di contatto ed unione tra i tre chakra inferiori, quelli maggiormente legati alla materia, alle radici, alla madre terra, alla fisicità, ed i tre chakra superiori, collegati al sé superiore, all’anima, allo spirituale, al cielo.
Al cuore è ovviamente ed intrinsecamente collegato l’amore. “L’amor che move il sole e le altre stelle” scrisse Dante. L’amore è, o almeno dovrebbe essere al centro anche delle nostre vite.
Ma quale tipo di amore? Un amore incondizionato, compassionevole, gioioso, innanzitutto verso noi stessi.
Quanti di noi possono dire di amarsi per davvero, profondamente, senza se e senza ma?
Amarsi, ed amare, significa riconoscere sé stessi e l’altro, nei suoi lati di luce e di ombra, ed “accettarli”, dove l’accettazione non è un atto passivo, di chi subisce un’azione. Significa vedere, vederci, comprendere, comprenderci, senza giudizio, con compassione. Solo in questo modo saremo in grado di aprire il nostro cuore, di aprire le nostre braccia verso l’altro, verso la vita, con fiducia e gioia, senza paura, senza vergogna.
E’ importante non aver paura di aprire il proprio cuore, temendo di diventare un bersaglio facile per le tirannie altrui, per esempio.
Il cuore aperto, equilibrato, ci porta a vivere pienamente il nostro essere più profondo, a conoscerci, a sapere dove vogliamo andare, chi siamo, e quando ci sentiamo così, non possiamo provare paura di dipendere troppo dagli altri, o di dare e fare troppo per gli altri e poco per noi stessi.
Dobbiamo però anche riconoscere quando vi è un “eccesso” nel chakra del cuore. In questo caso si rischia di diventare dipendenti dall’altro, asfissianti, possessivi. Utilizziamo il troppo amore per compensare qualcosa di cui siamo carenti o quando utilizziamo qualcun altro per arrivare dove non riusciamo ad andare noi.
Quando invece siamo carenti, rischiamo di chiuderci a riccio, non osiamo, non agiamo, abbiamo paura, rimaniamo bloccati nel passato, nel ricordo di relazioni passate e finite.
Allora, impariamo a guarire il nostro cuore. Lo possiamo fare rispettando la nostra individualità e il nostro “io interiore”. Dobbiamo equilibrare l’anima e l’animus, il maschile ed il femminile dentro di noi. Ricordiamoci anche dell’importanza dell’accettazione di noi stessi e degli altri.
Ed aprirci, aprirci all’altro, alle esperienze, ai sentimenti, alla vita.
Avendo cura del nostro cuore, sarà più semplice equilibrare ed aver cura anche di tutti gli altri nostri chakra, per poter vivere nel benessere fisico e mentale. che non significa certo vivere senza problemi, dubbi o dolori. Significa vivere sapendo affrontare anche i momenti difficili, dolorosi, di solitudine, le sfide, le incognite, i problemi.
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