Il nostro pensiero razionale ci distrugge. Porta via tutto il lascito universale.
La meta non è l’essenza.
La sostanza è il ventre di una madre. Il creato ripone in noi fiducia nuova ma lo squarcio arriva quando il lampo di luce attraversa il senso della coscienza. Il tutto è riempito di significato per il vivere imperioso del simbolismo eterno.
Il ciclo della vita è interiore come il pensiero.
Ogni Vivo stimolo di creazione porta ad un attimo di pace. Il tutto è compiuto dell’essere divino immortale. L’essere in noi raggiunto dallo squarcio di luce.
Dal terzo sguardo avviene tutto ciò. La presenza imperiale dell’essere immune è la predisposizione ad osservare la gioia universale dell’essenza.
Il nascituro piange, il demone ride.Il ridicolo segno del qualunquismo dell’uno. L’io eroico del diventare essere.
Spoglio e crudo. Vuoto e povero. Noi siamo esseri d’amore ma cogliamo il tempo nello sguardo verso l’infinito mondo dell’io sono.
Non percepiamo vibrazione solo perché l’io eroico chiude la visione dell’essenza.
Il nostro viaggiare tra mondi porta all’illuminazione del pensiero eterico. L’essenza divina dell’anima esiste, ma solo per assimilare una particella di noi. Io sono immersa nella profondità dello spazio interiore. Io sono profondità spirituale. Il nulla non mi spaventa. La luce mi irradia nel profondo essere divino della sapienza dei maestri.
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