Viaggio Sonoro
1 Gennaio 2021Meditazione e COVID
9 Gennaio 2021Caro Amico,
ho avuto paura. Mi sono sentita cadere. Sentivo il mio corpo che tremava. Sentivo il vuoto. Non respiravo più. Giorno dopo giorno ho pensato di morire. Sono diventati mesi.
Sentivo che il mio fisico non respirava più. Perché non riuscivo a guardare oltre?
Le persone esterne giudicano e ti osservano perché ti vedono debole e ti gridano: vai avanti…. AVANTIII. Vedi che il tuo metodo (meditazione) non funziona? Sono tutte stupidaggini: VAI AVANTIIII
No, voglio fermarmi…. Voglio capire che cosa mi sta accadendo!
La più grande paura dell’uomo?! HO PAURA DI MORIRE. HO PAURA DI SOFFRIRE.
Ho dovuto rivalutare tutto. Riscrivere le pagine del mio essere. Sono stata costretta dalla paura a ritornare sulle mie verità. Ma quali verità? Se basta un VIRUS a farmi sentire piccola.
Osservavo l’esterno … tutti che ti guardano quando dimostri di essere debole. Mi sono fermata per sette mesi. Il mio fisico non respirava. Non mi sentivo bene.
Perché mi guardi? Voltati! È il mio cammino … è la mia verità. Devo capire chi sono. Volevo urlare a tutte le persone che osservavano solo la mia debolezza.
NON RESPIRO
Il mio piccolo EGO iniziava a disturbarmi con frasi del tipo: “vedi non sei credibile… vedi non serve meditare… cosa fai… non serve a niente…”
Negli ultimi tre mesi ho continuato a meditare il mio mantra personale…. Ma spesso ero travolta dai pensieri. NON RESPIRAVO. DIO MA DIO perché il respiro?
La mia mente si attaccava a questo. Perché l’ASMA? Perché il respiro, che è l’ oggetto principale della meditazione?!?!
HO PAURA DI MORIRE! Non voglio abbandonare questa vita. Voglio vivere ancora.
Volevo scappare. Scappa Serena scappa dal dolore e dalla paura. Continua a lavorare, fai finta di nulla. Guarda che non hai più sintomi, stai bene. Facendo così l’esterno non mi guardava più, non mi giudicava.
Un giorno sono caduta. Cosa sta accadendo al mio corpo? Cosa mi sta succedendo???
Non controllo più nulla. Mi sono arresa.
La prima cosa che mi è rimasta impressa durante la prima volta che ho meditato è come ci attacchiamo al nostro IO interiore. Come vogliamo identificarci a tutti i costi e mantenere stretta l’identificazione sociale.
Ma la paura di morire e il non respirare perché? Dal momento che non potevo più cercare razionalità in quello che mi stava capitando ho alzato la testa e ho trovato un raggio di luce.
Mi sono affidata alla VITA.
Se questa lettera fosse il mio ultimo respiro, come lo esprimerei?
Solo stando nella paura e fermandomi nel mio dolore interiore ho potuto capito quanto una persona può essere forte pur ammettendo di essere in difficoltà. Solo liberandomi dall’ EGO che mi fa pensare di essere immortale, riesco a farmi scivolare via la paura.
Per assurdo ho capito che questa paura alla fine si chiama: PAURA DI VIVERE.
Caro amico avevo paura di scriverti, ti rendi conto? Avevo paura di far vedere al mondo chi sono. Avevo paura di pubblicare il mio sito. Avevo paura di esprimere i miei pensieri. Perché????
Avevo paura di dichiarare che medito. Avevo paura di uscire per contagiare e contagiarmi. Avevo paura di perdere la persona che amo. Avevo paura di non svegliarmi la notte.
I miei occhi vedevano solo il BUIO delle tenebre. Vivevo già nella morte.
MA… ad un certo punto una situazione banale… ma veramente banale mi ha risvegliato. Un errore banale mi ha fatto capire che tutto questo non è coerente e che purtroppo anche gli altri, che mi osservano con le loro verità in tasca, non sono coerenti. Nessuno … nemmeno io, in questa storia è coerente. Ho urlato buttando fuori tutto quello che avevo dentro (veramente dovevi vedere lo sguardo dei commensali) tutta incoerenza sociale e infine anche la mia incoerenza.
Oggi Caro Amico vivrò giorno per giorno momento dopo momento ma non perché lo dice un libro sulla mindfulness, ma perché Serena vuole vivere! Vuole sperimentare.
Mi sento libera di esprimermi a prescindere dallo sguardo degli altri, a prescindere da una malattia o da un virus o da un terremoto…
Ho intenzione di vivere ogni RESPIRO a pieno fino all’ultimo.
Ora?! Sono più leggera.
Era necessario questo transito. Prima o poi la mia paura più oscura doveva saltare fuori.
Senza questa esperienza non potrei capire le persone che soffrono, non potrei essere d’aiuto. È importante leggere libri, ma è l’ esperienza a dare un senso a tutto quello che ho letto.
Sai cosa ho compreso?
È bellissimo chiedere aiuto ad un Angelo, perché arriva. Ti prende per mano e ti fa vedere il mondo con prospettive diverse. Si parla di luce. LA LUCE è dentro di noi. L’Angelo custode esiste ed è legato da un filo luminoso ed è li nel nostro cuore. Sempre disponibile. Anche semplicemente per abbracciarci e illuminare il nostro CUORE.
Ultima cosa, Caro Amico: se le persone meditano o insegnano a meditare non significa che sono esenti dal cadere. Anzi. Sono proprio queste che dovrebbero cadere per imparare a rialzarsi.
D’altra parte, già i miei insegnanti di judo mi hanno sempre detto: più cadi e più impari.