I Curanderos dell’ANIMA – Hernàn Hurache Mamani
5 Dicembre 2020Un modo semplice per portare la meditazione nella quotidianità è applicare la consapevolezza (presenza mentale) durante il cammino. Questa pratica viene insegnata nel protocollo Mindfulness del Dott. KABAT-ZEN.
È molto difficile essere presenti mentalmente mentre semplicemente ci spostiamo da casa all’ufficio o ci spostiamo con i mezzi pubblici ecc.
Molto spesso chi si avvicina alla meditazione sostiene di non avere tempo per fermarsi e meditare. Quando mi viene detto questo, suggerisco di adottare la meditazione anche nella quotidianità.
Il Maestro Thích Nhất Hạnh insegna a meditare mentre si lavano i piatti o semplicemente quando si è fermi ad un semaforo, basta ripetersi: “so di essere fermo/a al semaforo e respiro, il semaforo è rosso…”
Se poniamo attenzione a noi stessi, ci accorgiamo di essere sempre in preda a mille pensieri che invadono la nostra mente. Dalla spesa alle bollette, dall’elenco delle cose che dobbiamo fare, è un continuo andirivieni di pensieri.
Quando meditiamo, ci rendiamo conto di come la nostra mente divaga ed alla fine non siamo mai presenti nell’ADESSO. Non siamo presenti in quello che facciamo.
La nostra attenzione è sempre portata alla non presenza.
Penso che utilizzare questo tipo di pratica, la meditazione camminata sia a portata di tutti soprattutto per chi è scettico o semplicemente trova disagio nel fermarsi.
Camminare e portare l’attenzione a questo semplice atto è meditare. Osservare come il corpo si muove nell’ambiente circostante. Osservare con semplicità il proprio stato emotivo. Sentire e percepire prima il piede destro che si appoggia al terreno e successivamente il piede sinistro. Portare attenzione al movimento corporeo e sentire l’aria che circonda il nostro corpo.
Mentre compiamo queste osservazioni la nostra mente è sempre presente ed emergono i pensieri. Per esempio se partiamo casa per andare in ufficio, siamo già proiettati ai compiti che dovremo eseguire al lavoro ed ovviamente è lì che andrà la nostra mente ed i nostri pensieri.
Osserviamo allora quanto la mente influisce sul passo … se la mente ha fretta (molti pensieri) il passo sarà veloce viceversa se la mente è calma il passo sarà calmo.
E il respiro? Osservatevi.
Possiamo meditare anche quando siamo fermi e osservare il corpo nel suo insieme mentre respiriamo.
Anche quando lavoriamo possiamo portare l’attenzione più consapevolmente all’azione che stiamo compiendo.
Se la mente divaga dall’azione che stiamo osservando e ce ne accorgiamo, con gentilezza osserviamo cosa ha portato ad occupare la nostra mente in quel momento e con delicatezza riportiamo l’attenzione a quello che stiamo facendo.
Se i pensieri sono troppo intensi suggerisco di sorridere ed inspirare ed espirare per alcune volte profondamente.
Meditare è proprio questo essere presenti ogni passo “…senza fuggire in avanti, presenti dove siamo passo dopo passo…” (cit. Kabat-Zen).
Esistono varie ricerche scientifiche su quanto la meditazione camminata può portare benefici, riporto di seguito alcuni titoli per chi vuole approfondire:
Two-month Breathing-Based Walking Improves Anxiety, Depression, Dyspnoea and Quality of Life in Chronic Obstructive Pulmonary Disease: A Randomised Controlled Study
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31192478/?from_term=walking+meditation&from_pos=4
A pilot study of mindful walking training on physical activity and health outcomes among adults with inadequate activity
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0965229918311671?via%3Dihub
Libri consigliati:
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